Abstract
Un gruppo multidisciplinare di ricercatori(archeologi orientali, egittologi, zooarcheologi, geologi, chimici, epigrafisti semitici, biblisti, storici delle religioni, storici della medicina, informatici, storici), appartenenti a otto diverse istituzioni ed inquadrati in due unità operative (Sapienza, ISCIMA) si impegnerà nello studio degli eventi catastrofici di origine naturale o umana tra Palestina ed Egitto in epoca pre-classica, come registrati nel dato archeologico e geologico (in particolare attraverso l’attività di indagine sul campo nei siti dell’Età del Bronzo di Tell es-Sultan/Gerico in Palestina e Khirbet al-Batrawy in Giordania) e rielaborati nelle fonti letterarie ed epigrafiche egiziane e bibliche.
SCOPO del progetto è lo sviluppo di metodologie per lo studio degli strati di distruzione negli scavi archeologici; la sperimentazione di modelli informatici che consentano la ricostruzione di eventi storici/naturali complessi (interazione uomo/ambiente); lo spoglio e la catalogazione delle fonti egiziani con alcuni obiettivi specifici (i dati circa le relazioni con la Palestina nell’Antico Regno; gli interventi militari dell’Egitto in Palestina nella prima metà del II millennio a.C.; l’individuazione delle ceneri della esplosione di Santorini; la documentazione circa le malattie epidemiche nell’Egitto pre-classico), lo studio della eco biblica degli eventi catastrofici.
STATO DELL’ARTE
Centrali nelle narrazioni bibliche e nei miti eziologici egiziani antichi, le catastrofi naturali (terremoti, eruzioni, inondazioni), come le guerre, le carestie e le epidemie incidono profondamente nel pensiero ideologico-religioso dei Cananei (e degli Ebrei poi) e degli antichi Egizi, segni del divino nella storia. La ricerca di queste immani catastrofi antiche influenzò i primi passi dell’archeologia nel Vicino Oriente e in Egitto, ma anche delle prime ricerche paleo-geologiche (si pensi al Diluvio). Man mano che l’approccio si fece più scientifico, l’attenzione degli studiosi si spostò dalla identificazione del singolo evento nelle fonti, al tema che questo stava a significare nel complesso ideologico della cultura in questione, mentre, sul piano più direttamente archeologico, gli strati distruzione vennero valutati per la loro capacità di offrire uno spaccato completo, ma puntuale (in senso stratigrafico, cronologico e di rappresentazione della cultura materiale) della città o del sito oggetto degli scavi.
ARTICOLAZIONE E TEMPI DELLA RICERCA
Due piani paralleli 1. indagine delle testimonianze materiali delle catastrofi, indagate sia dal punto di vista archeologico, attraverso gli scavi a Gerico e Batrawy e documentazione dagli altri centri della Palestina e della Transgiordania (Sapienza), sia da quello paleo-geologico e paleo-ambientale (Sapienza 2), e 2. catalogazione e raccolta dei dati nelle fonti egiziane (ISCIMA), nonché nell’approfondimento degli stessi temi nella loro rielaborazione biblica (Sapienza 3). La ricerca si articola in quattro ambiti maggiori (main topics): 1. Catastrofi (eruzioni, terremoti, inondazioni); 2. Guerre; 3. Carestie; 4. Epidemie. In ciascun ambito, ogni team di ricerca persegue degli obiettivi specifici nel primo e nel secondo anno del progetto. Oltre al costante scambio di informazioni attraverso il sito internet, sono previsti: a) un workshop iniziale per impostazione e uniformità metodologica (in collaborazione con CNRS e École Française de Rome); b) due workshops tematici, rispettivamente sulle catastrofi nel dato archeologico e geologico (org. Sapienza) e sugli eventi catastrofici nelle fonti e nei testi biblici (org. ISCIMA), alla fine del primo anno di ricerca; c) un convegno conclusivo di sintesi dei risultati raggiunti (articolato secondo i quattro temi).
RUOLI E ORGANIZZAZIONE DELLE UNITÀ OPERATIVE
Gli studiosi e ricercatori coinvolti nel progetto sono per ciascuna unità: SAPIENZA = 16 (1 PAC/coord., 1 Primo RIC, 2 RIC, 3 prof. a contratto, 5 dottorandi, 1 collaboratore a progetto, 3 specializ.) in 3 Team: 1 ARCHEOLOGI (Sapienza – Dip. Scienze Antichità) – scavo degli strati di distruzione fine dell’Età del Bronzo Antico e Bronzo Medio a Gerico e a Batrawy; raccolta dei campioni per analisi chimiche (ISCIMA/IAA) e geomagnetiche (Sapaienza) e realizzazione dei simulatori virtuali delle catastrofi e delle mappature su base googlearth con i dati raccolti; 2 GEOLOGI – studio paleosismico e paleoambientale della Palestina, analisi geomagnetiche strati di distruzione e vulcanici da Gerico, Batrawy e siti del Delta egiziano (campioni Unità ISCIMA); 3 STORICI DELLE RELIGIONI E BIBLISTI – studio di brani e temi dell’AT concernenti le catastrofi.
ISCIMA = 6 (1 Tecnologo/coord.; 1 Primo RIC, 1 tecnico, 2 RIC, 1 PAC) in 3 Team: 1 EGITTOLOGI- (1 Pont. Ist. Biblico) spoglio delle fonti egiziane; 2 CHIMICI (CNR Istituto Inquinamento Atmosferico)- caratterizzazione e studio dei suoli da distruzioni; 3 STORICI MEDICINA ANTICA (Univ. Calabria).