Prin 2009

Unità di Ricerca SAPIENZA

L’Unità Sapienza è rivolta allo studio di catastrofi e distruzioni registrate nel dato archeologico, geologico e nell’evidenza sismologica nel Levante meridionale dell’Età del Bronzo e del Ferro, in primis attraverso l’osservatorio privilegiato degli scavi archeologici nei due siti di Tell es-Sultan/antica Gerico e Khirbet al-Batrawy in Giordania, al fine di elaborare un database territoriale della Palestina con i dati delle distruzioni attestate archeologicamente con relativa cronologia nella Palestina del Bronzo e del Ferro, e di offrire modelli interpretativi innovativi.
L’accento verrà posto sul dato archeologico e sulla documentazione delle distruzioni attestate attraverso gli scavi, la datazione degli strati di distruzione (stratigrafia, C14, termoluminescenza calibrata, etc.), e la loro caratterizzazione chimica e magnetica (volta per es. al riconoscimento della origine vulcanica di alcuni depositi), come elemento dirimente nella valutazione del carattere e degli effetti di catastrofi e distruzioni, nonché della possibile relazione di alcuni degli eventi documentati con variazioni insediamentali e socio-economiche di rilevante portata. Il dato archeologico sarà analizzato anche attraverso la sperimentazione di tecniche innovative e l’applicazione di nuovi metodi di indagine nella ricostruzione storico-archeologica (da esperimenti di micro-stratigrafia negli strati di distruzione per ricostruire dinamiche dei crolli e della combustione e per riconoscere l’agente responsabile delle conflagrazioni; allo sviluppo di modelli virtuali in grado di riprodurre gli effetti delle catastrofi calcolandone durata, estensione e impatto sul territorio e sulle comunità umane, testati su casi di studio nei quali siano possibili controlli basati su dati materiali e sulle fonti). A questo si affianca l’analisi di alcuni episodi scelti dell’Antico Testamento rilevanti per lo studio dell’interpretazione biblica delle catastrofi, delle guerre e delle distruzioni, che completa il lavoro sui dati materiali, fornendo un esame critico di alcuni tra i più noti testi, in particolare del Libro della Genesi, che hanno da sempre influenzato lo studio e l’interpretazione delle catastrofi antiche nel mondo siro-palestinese.
Nella conferenza “Reading catastrophes”, nella giornata dedicata al Levante che si svolgerà il 3 dicembre nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza coinvolgendo un gruppo di ricercatori appartenenti a diverse istituzioni, l’Unità Sapienza propone una presentazione e un confronto sui metodi e gli indicatori di eventi catastrofici di origine sia naturale che antropica (terremoti, siccità e inondazioni, guerre e epidemie), finalizzato a uno studio del loro impatto sui cambiamenti insediamentali e sui mutamenti sociali delle comunità del III-I millennio a-C., partendo da un approccio sistemico che mostra negli eventi catastrofici la coesistenza di processi positivi e negativi, di crescita e di crisi (Prof. Mario Liverani), e illustrando poi alcuni casi esemplificativi registrati sia nel dato archeologico che in quello geologico: le fluttuazioni insediamentali e i percorsi alternativi verso l’urbanizzazione nelle aree marginali e semidesertiche del Levante meridionali, indi più soggette a variazioni climatiche (siccità) e a condizioni di endemica instabilità socio-economica (Prof. Frank Braemer); il collasso e l’abbandono delle prime società urbane nel Levante meridionali alla fine del Bronzo Antico, alla luce delle più recenti datazioni radiocarboniche (Dr. Felix Höflmayer); la mobilità e l’evoluzione dei litorali e dei porti antichi, alla luce delle relazioni tra l’archeologia del Mediterraneo e le geoscienze, al fine di stabilire un adeguato equilibrio tra neocatastrofismo e geoarcheologia; (Dr. Christophe Morhange, Dr. Nick Marriner); infine la presentazione delle recenti ricerche archeologiche condotte dalla Missione archeologica in Palestina & Giordania della Sapienza sulle distruzioni attestate a Tell es-Sultan/antica Gerico, argomento della celebre narrazione biblica (Prof. Lorenzo Nigro).

COMPONENTI

Lorenzo Nigro, Sapienza Università di Roma
Maura Sala, Sapienza Università di Roma
Elisabetta Gallo, Sapienza Università di Roma
Chiara Fiaccavento, Sapienza Università di Roma
Angela Massafra, Sapienza Università di Roma