Supported by the Italian Ministry of Foreign Affairs    
Tell es-Sultan/Jericho
Season 2020
GERICO 2020:
TRAINING ON THE JOB,
RESTAURO E RICERCA ARCHEOLOGICA


RELAZIONE SCIENTIFICA

SULLA XVI CAMPAGNA (2020) DI SCAVI E RESTAURI A TELL ES-SULTAN, PALESTINA

Tell es-Sultan (Palestina)
XVI CAMPAGNA - 2020


1. INTRODUZIONE
La sedicesima campagna di attività archeologiche a Tell es-Sultan/Gerico (fig. 1), in Palestina, condotta dalla Sapienza Università di Roma e dal Dipartimento delle Antichità e del Patrimonio Culturale (MOTA - DACH) dell'Autorità Nazionale Palestinese, è stata effettuata su un lungo periodo per via della pandemia da Covid-19, a partire dal 18 aprile fino al 25 settembre 2020 (con due turni di attività sul campo) ed è stata sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). I lavori on the spot sono stati condotti dalla controparte palestinese, con cui la missione è congiunta.

I principali obiettivi della sedicesima campagna (2020) sono stati:
a) la protezione dei monumenti archeologici nelle Aree A, B Ovest - B Nord, G (§ 2.1-2.3);
b) trimming e rilievo di prossimità nelle aree A+E+B, Trench I e G (§ 2.4);
c) rinnovo degli interventi di restauro (Palazzo G) e musealizzazione e l'aggiornamento dei pannelli illustrativi e delle indicazioni per i visitatori (§ 3);
d) la formazione degli archeologi e dei restauratori palestinesi in tutte le fasi di documentazione, pubblicazione e diffusione dei risultati dello scavo (§§ 4-5).

2. PROTEZIONE DEI MONUMENTI NELLE AREE A, B OVEST, B NORD E G
La severità delle precipitazioni nell'inverno 2019/2020 - assai inusuale a Tell es-Sultan - ha reso necessari interventi straordinari di pulizia e protezione dei monumenti nelle aree A, B e G condotti con operai locali sotto la giurisdizione degli archeologi del MOTA DACH (Mr Iyad Hamdan, con finanziamento della missione). I lavori di pulizia dal terreno defluito per le piogge e dai crolli delle sezioni di scavo che sfortunatamente si sono verificati hanno riguardato: l'Area A, alle pendici meridionali del tell, con particolare attenzione alla Torre A1 (§ 2.1.); l'Area B e B-Ovest, lungo le possenti strutture delle mura del Bronzo Antico III, in corrispondenza dell'angolo sud-occidentale della città ; nel Settore B Nord, in corrispondenza dell'Edificio B1; l'Area G, sul fianco orientale della cosiddetta "Spring Hill", con gli imponenti resti dei Palazzi sovrapposti del Bronzo Antico III ("Palace G") (§ 2.3.); del palazzo del Bronzo Medio II-III ("Hyksos Palace" § 2.4.); e di un terzo edificio del Tardo Bronzo messo in luce al di sopra della consistente distruzione di quest'ultimo (§ 2.5.); nella Trench I in corrispondenza della Torre Neolitica (§ 2.6.).

2.1. Area A: la Torre A1 (Sultan IVa-b 1950-1650 a.C.)
Nella XVI campagna (2020) gli interventi di protezione della Torre A1 e delle strutture ad essa adiacenti hanno consentito di verificare anche stratigrafia di questo settore, alla luce dei risultati ottenuti con diverse analisi di campioni al radiocarbonio prelevati nel 2019 e misurati nel 2020. Questo ha consentito di ricostruire la sequenza stratigrafica e costruttiva e di restaurare i monumenti sovrapposti di conseguenza.

2.2. Area B Ovest e B Nord: le fortificazioni del Bronzo Antico III (Sultan IIc 2700-2300 a.C.)
I lavori di risistemazione sono stati concentrati sulla doppia cinta muraria del periodo Sultan IIIc (Bronzo Antico III, 2700-2300 a.C.). La struttura architettonica rispettivamente del "Main Inner Wall" e dello "Outer Wall" è stata riportata alla luce, evidenziando entrambi i muri nello spiccato dalle fondazioni in pietra su due o più corsi sovrapposti, all'alzato contraddistinto dall'impiego di grandi mattoni (0,60 x 0,40 m), che nel tempo hanno assunto un colorito rossastro per via della grande distruzione finale del Bronzo Antico IIIB (c. 2350 a.C.). Il "Main Inner Wall" costruito sulla cresta del tell, lungo il percorso del precedente muro di fortificazione del Bronzo Antico II, era contraddistinto da un notevole spessore (3,8-4,2 m) e, pertanto, doveva affrontare importanti difficoltà statiche che erano state risolte inserendovi all'interno catene lignee sia in senso trasversale (nella parte alta), sia in senso longitudinale, nella sezione inferiore dove delle incannucciate e delle travi lignee come quella messa in luce nell'Area B Ovest contribuivano all'assorbimento dell'umidità dalla base del muro e a rendere coesa l'intera struttura.

2.3. Area G: lo 'Hyksos Palace' e le strutture più recenti
I lavori nell'Area G sono ripresi nella XVI campagna (2020) al fine di consolidare le strutture emergenti del palazzo del Bronzo Medio II (Sultan IVb) individuato direttamente sopra al Palazzo G del Bronzo Antico III e quindi spesso in condizioni di precarietà statica. Per questo scopo si è nuovamente dovuto intervenire nel settore dove lo scavo era stato ampliato nei quadrati Bc-dIII4-5, nello spazio compreso tra lo shelter per i turisti e i quadrati H I e H II degli scavi Kenyon. Qui si dispiega una complessa stratigrafia della Spring Hill, dove in circa 10 m di dislivello si passa dall'epoca omayyade all'Età del Bronzo. L'intervento degli operai è stato concentrato sul Palazzo di Sultan IVb (1800-1650 a.C.), o "Palace of the Shepherd Kings" e sulla sua ricostruzione più recente di Sultan IVc (1650-1550 a.C.), dopo una distruzione che segna la fine del Bronzo Medio II (F.2331). Il palazzo ricostruito, chiamato "Hyksos Palace", si estendeva ancora verso nord con un corpo di fabbrica (W.2305, W.2307, W.2335) che veniva in avanti nel quale è stato identificato un ingresso con una scala (L.2327). L'Hyksos Palace subisce anch'esso un violento incendio, ben visibile nel muro di spina W.2301, che si spinge a nord-est. Una protezione con strato di sacrificio è stata applicata su questa struttura che fu in parte riutilizzata nel Tardo Bronzo, quando fu eretto un nuovo edificio cui appartengono i muri W.2303 e W.2313 e il pavimento L.2312, dal quale provengono un frammento di milk bowl cipriota (TS.19.G.2308/1), una coppa carenata (TS.19.G.2312/2) e una brocchetta con corpo gobulare (TS.19.G.2312/1). L'edificio del Tardo Bronzo, da identificarsi con il "Middle Building" di John Garstang venne anch'esso distrutto e fu a sua volta riutilizzato nella prima età del Ferro, almeno a giudicare dai muri W.2315 + W.2317 aggiunti in asse con W.2313 perpendicolarmente al muro W.2301, ricostruito con mattoni bruciati del Bronzo Medio.

2.4. Trimming e rilievo 3D
Si è resa necessaria un'attività di trimming sulle trincee di scavo, effettuata anch'essa dagli operai locali. A settembre, invece, i tecnici della missione congiunta hanno ripreso il rilievo 3D dei diversi monumenti, utilizzando la fotogrammetria (Trench I, il Palazzo G e l'intera Area A + E + B inclusa la Trench III).

3. RESTAURI E VALORIZZAZIONE TURISTICA DI TELL ES-SULTAN
Gli interventi di manutenzione e restauro nella XVI campagna (2020) sono stati nuovamente condotti lungo tutti i percorsi di visita dove si è reso necessario sostituire quasi tutti pannelli e adeguare tutte le informazioni presenti. Sfortunatamente si sono registrati nel 2019/2020 degli atti di vandalismo. Inoltre, è stata rattoppata la recinzione del sito ed è stato ripulito da materiale di risulta il canale di scolo nell'Area G subito sotto lo shelter per i turisti.

4. FORMAZIONE E VALORIZZAZIONE NELLA XVI CAMPAGNA (2020) DI SCAVI E RESTAURI A GERICO
Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e quelle più generali nel Vicino Oriente, anche durante la XVI campagna (2020) di attività archeologiche a Gerico la Missione della Sapienza, sostenuta dal MAECI, ha portato avanti le attività di formazione del personale locale, in collaborazione sia con il MOTA-DACH che con la Municipalità di Gerico. Sono stati organizzati dei seminari telematico destinati agli studenti palestinesi di archeologia e di turismo. Sono stati pubblicati diversi video e tutorial e si sono fatti incontri di scambio esperienziale nel campo della tutela e valorizzazione dei monumenti archeologici sulla scia di quanto realizzato con il Progetto del Jericho Oasis Archaeological Park. Gli allievi locali sono stati accompagnati anche in attività svolte su altri siti nei Territori, dove si rendeva necessario l'intervento urgente di archeologi per la protezione del Patrimonio minacciato.

5. RICERCA SCIENTIFICA, OUTREACH E SVILUPPO SOSTENIBILE NEI TERRITORI
La XVI campagna (2020) è stata - compatibilmente con la situazione della pandemia da Covid-19 - dedicata anche ad una ulteriore raccolta sistematica di campioni da analizzare al radiocarbonio, biologicamente (metagenoma, aDNA, ed esame al SEM di campioni, gascromatografia) e botanicamente (analisi e misurazioni al microscopio).