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Tell es-Sultan/Jericho
Season 2021
RELAZIONE SCIENTIFICA

SULLA XVII CAMPAGNA (2021) DI SCAVI E RESTAURI A TELL ES-SULTAN, PALESTINA

Lorenzo Nigro - Sapienza Università di Roma

Tell es-Sultan (Palestina)
XVII CAMPAGNA - 2021


1. INTRODUZIONE
La diciassettesima campagna di attività archeologiche a Tell es-Sultan/Gerico (fig. 1), in Palestina, condotta dalla Sapienza Università di Roma e dal Dipartimento delle Antichità e del Patrimonio Culturale (MOTA - DACH) dell'Autorità Nazionale Palestinese, è stata effettuata a partire dal 22 ottobre e fino al 27 novembre 2021 ed è stata finanziata dalla Sapienza e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). I lavori sul campo sono stati condotti in proficua collaborazione con i partners palestinesi.

I principali obiettivi della diciassettesima campagna (2021) sono stati:
a) Il recupero e la pulizia e messa in sicurezza dei monumenti nelle Aree A, B, B Ovest, F e G (§ 2.1-2.4);
b) Regolarizzazione delle sezioni pericolanti nelle Aree A+E+B, Trench I e G (§ 2.4);
c) Un ulteriore intervento di restauro nel Palazzo G (vani occidentali e drenaggio) con l'aggiornamento dei pannelli illustrativi e delle indicazioni per i visitatori (§ 3);
d) la formazione degli archeologi e dei restauratori palestinesi in tutte le fasi di documentazione, pubblicazione e diffusione dei risultati dello scavo (§§ 4-5).

2. PROTEZIONE DEI MONUMENTI NELLE AREE A, B OVEST, F E G
La mancanza di manutenzione durante la pandemia ha provocato ingenti danni ai monumenti in mattoni crudi e, più in generale, a tutte le installazioni di visita del sito di Tell es-Sultan. La campagna 2021 è stata quindi concentrata sulla messa in sicurezza dei monumenti principali rispetto al rischio ambientale.
Gli interventi hanno dovuto affrontare il problema della rimozione di ingenti quantità di terreno dilavato, il crollo di parte della recinzione del sito e dell'intero sistema di recinzione interna per evitare l'accesso diretto ai monumenti o ai settori esposti o pericolosi per i turisti.
I lavori di rimozione del terreno di risulta, coadiuvati dall'impiego di operai e mezzi meccanici, hanno interessato: l'Area A, alle pendici meridionali del tell, con particolare riguardo al settore più occidentale dell'area, dove si è anche estesa l'esplorazione del Muro Ciclopico W.4 (§ 2.1.); l'Area B e B-Ovest, lungo le possenti strutture delle mura del Bronzo Antico III (§ 2.2.), in corrispondenza dell'angolo sud-occidentale della città ; l'Area F, sul plateau settentrionale del tell ai limiti della Trincea Nord-Est degli scavi Garstang (§ 2.3.); l'Area G, sul fianco orientale della cosiddetta "Spring Hill", con gli imponenti resti dei Palazzi sovrapposti del Bronzo Antico III ("Palace G") (§ 2.4.); dei palazzi del Bronzo Medio II-III ("Palace of the Shepherd Kings" and "Hyksos Palace" e di un terzo edificio del Tardo Bronzo messo in luce al di sopra della consistente distruzione di quest'ultimo; nella Trench I in corrispondenza della Torre Neolitica (§ 2.5.).

2.1. Area A: il Muro Ciclopico W.4 (Sultan IVc-b 1650-1550 a.C.)
Nella XVII campagna (2021) sono stati effettuati importanti lavori di pulizia e di regolarizzazione delle sezioni. Lo scavo è stato ampliato ad includere completamente il quadro AmIV11, portando il limite ovest dello scavo sulla linea di AlIV11. Qui è stato esposto un ulteriore tratto della cresta emergente del Muro Ciclopico Wall 4, nel punto dove questa struttura curva più decisamente verso nord.

2.2. Area B e B Ovest: le fortificazioni del Bronzo Antico III (Sultan IIc 2700-2300 a.C.)
Nell'Area B e B Ovest i lavori sono consistiti oltre che nella pulizia e nello scavo degli strati erosi anche nella riabilitazione dell'Edificio B1, compresi gli arredi interni (mortai e focolare in basalto). Le attività di pulizia si sono poi concentrate sulla doppia cinta muraria del periodo Sultan IIIc (Bronzo Antico III, 2700-2300 a.C.). È stato risarcito lo strato di sacrificio sulla sommità del "Main Inner Wall" e dello "Outer Wall", ricomponendo la struttura muraria e l'alzato, caratterizzato dalla messa in opera dei caratteristici mattoni di grandi dimensioni (0,60 x 0,40 m) di colore rossastro a causa dell'incendio che pose fine alla vita della città del Bronzo Antico IIIB (c. 2350 a.C.). Il "Main Inner Wall" costruito sulla cresta del tell, lungo il percorso del precedente muro di fortificazione del Bronzo Antico II, era contraddistinto da un notevole spessore (3,8-4,2 m) e, pertanto, doveva affrontare importanti difficoltà statiche che erano state risolte inserendovi all'interno catene lignee sia in senso trasversale (nella parte alta), sia in senso longitudinale, nella sezione inferiore dove delle incannucciate e delle travi lignee come quella messa in luce nell'Area B Ovest contribuivano all'assorbimento dell'umidità dalla base del muro e a rendere coesa l'intera struttura.

2.3. Area F: l'abitato del Bronzo Antico II e III (3000-2350 a.C.)
Nella XVII campagna (2021) si è tornati a lavorare nell'Area F, sul plateau settentrionale dove è stato scavato un quartiere d'abitazione della città del III millennio a.C. Le attività di rimozione della terra di riporto sono state coadiuvate dai mezzi meccanici e hanno consentito di liberare tutte le abitazioni già scavate dalla missione.

2.4. Area G: i Palazzi dell'Età del Bronzo dal Palazzo G allo 'Hyksos Palace' e le strutture più recenti
Nella XVII campagna (2021) sono state regolarizzate le sezioni dello scavo a partire dagli strati superiori dell'Età del Ferro nelle immediate vicinanze dello shelter a scendere fino alle strutture del Palazzo G del Bronzo Antico. In questo modo sono state distinte le diverse fasi stratigrafiche principali dell'Area G e dei quadrati H, relative all'occupazione del Bronzo Medio I, II e III. Al di sotto sono stati effettuati importanti interventi nei vani più occidentali del Palazzo G. Lo scavo ha interessato il vano più settentrionale sinora esplorato del Palazzo di Sultan IVb (1800-1650 a.C.), o "Palace of the Shepherd Kings" e le strutture che lo sovrastano relative alla ricostruzione più recente di Sultan IVc (1650-1550 a.C.), dopo una distruzione che segna la fine del Bronzo Medio II (F.2331). Il palazzo ricostruito, chiamato "Hyksos Palace", si estendeva ancora verso nord con un corpo di fabbrica (W.2305, W.2307, W.2335) che veniva in avanti nel quale è stato identificato un ingresso con una scala (L.2327). L'Hyksos Palace subisce anch'esso un violento incendio, ben visibile nel muro di spina W.2301, che si spinge a nord-est.
Nei vani sottostanti del Palazzo G, il L.1224, è stato ritrovata una giaretta con doppia anta a staffa e collo con filtro forato, di notevole interesse e ottimo stato di conservazione (TS.21.1224/1).

2.6. Trench I: Torre Neolitica
Durante la XVII campagna (2021) è stata effettuata un'approfondita pulizia della Torre Neolitica, riaprendo l'ingresso originale e liberando il monumento dalla terra accumulatasi per l'erosione. Con l'occasione è stata prelevata una rocca petrosa umana da uno strato di PPNA per analisi del aDNA.

3. RESTAURI E VALORIZZAZIONE TURISTICA DI TELL ES-SULTAN
Nella XVII campagna (2021) stati nuovamente condotti interventi di riabilitazione lungo i percorsi di visita sostituendo tutti pannelli illustrativi. Sono stati riparati i danni causati da atti di vandalismo compiuti durante la pandemia. Inoltre, è stata sostituito un tratto di recinzione a sud, che si è dovuto togliere per rimuovere la terra di riporto.

4. FORMAZIONE E VALORIZZAZIONE NELLA XVI CAMPAGNA (2021) DI SCAVI E RESTAURI A GERICO
Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e quelle più generali nel Vicino Oriente, anche durante la XVII campagna (2021) la Missione della Sapienza, sostenuta dal MAECI, ha portato avanti le attività di formazione del personale locale, in collaborazione sia con il MOTA-DACH che con la Municipalità di Gerico. Sono stati organizzati ospitati studenti della Istiqlal University e sono stati organizzati cicli di lezioni per studenti palestinesi di archeologia e di turismo. Sono continuate le esperienze svolte già nel corso del Progetto Jericho Oasis Archaeological Park.

5. RICERCA SCIENTIFICA, OUTREACH E SVILUPPO SOSTENIBILE NEI TERRITORI
La XVII campagna (2021) è stata - compatibilmente con la situazione della pandemia da Covid-19 - dedicata anche ad una ulteriore raccolta sistematica di campioni da analizzare al radiocarbonio, biologicamente (metagenoma, aDNA, ed esame al SEM di campioni, gascromatografia) e botanicamente (analisi e misurazioni al microscopio). Questo in vista di un nuovo contributo dedicato alla cronologia del Bronzo Medio a Gerico, a seguire quello pubblicato sulla rivista Radiocarbon nel 2019.