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Tell es-Sultan/Jericho
Season 2022
RELAZIONE SCIENTIFICA

SULLA XVIII CAMPAGNA (2022) DI SCAVI E RESTAURI A TELL ES-SULTAN, PALESTINA

Lorenzo Nigro - Sapienza Università di Roma

Tell es-Sultan (Palestina)
XVIII CAMPAGNA - 2022


1. INTRODUZIONE
La diciottesima campagna di attività archeologiche a Tell es-Sultan/Gerico (fig. 1), in Palestina, condotta dalla Sapienza Università di Roma e dal Dipartimento delle Antichità e del Patrimonio Culturale (MOTA - DACH) dell'Autorità Nazionale Palestinese, è stata effettuata a partire dal 2 marzo e fino al 6 maggio 2022 ed è stata finanziata dalla Sapienza e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). I lavori sul campo sono stati condotti in proficua collaborazione con i partners palestinesi.

I principali obiettivi della diciottesima campagna (2022) sono stati:
a) Ampliamento dello scavo nelle Aree A ed E, lungo la cresta emergente del Cyclopean Wall (W.4), pulizia e messa in sicurezza con regolarizzazione delle sezioni pericolanti (§ 2.1);
b) Regolarizzazione delle sezioni pericolanti e pulizia dell'Aree B e B Ovest (§ 2.2);
c) Regolarizzazione delle sezioni pericolanti, pulizia e ampliamento dello scavo dell'abitato del Bronzo Antico II e III nell'Area F (§ 2.3);
d) Ampliamento dello scavo nell'Area G, nel settore più settentrionale (strati del Ferro, del Bronzo Tardo e del Bronzo Medio) e completamento del restauro dei vani più settentrionali del Palazzo del Bronzo Antico III (§ 2.4);
e) Attività di pulizia all'ingresso della Trench I (§ 2.5);
f) Attività di formazione degli archeologi e dei restauratori palestinesi in tutte le fasi di documentazione, pubblicazione e diffusione dei risultati dello scavo (§ 4).

2. PROTEZIONE DEI MONUMENTI NELLE AREE A, B, B OVEST, E, F E G
Il cambiamento climatico sta attaccando in modo sempre più violento anche i siti del Vicino Oriente come Tell es-Sultan, l'antica Gerico, che per millenni sono stati protetti dal clima torrido e continentale. Piogge di forte intensità producono un'erosione inaspettata dei monumenti (in gran parte costruiti in mattoni crudi) e degli strati di terreno e anche la XVIII campagna è stata dunque dedicata alla rimozione dei forti accumuli e alla realizzazione di sistemi di scolo protettivi.
Inoltre, si è approfittato della apertura di un nuovo ingresso all'area archeologica per rimuover parzialmente la terra di riporto di scavi delle missioni precedenti del Novecento con l'ausilio di operai e mezzi meccanici. In questo modo è stata aperta una strada lungo il confine nord-occidentale del sito ed è stato completamente ripulito un ampio settore a sud-ovest del tell.
I lavori di rimozione del terreno di risulta, coadiuvati dall'impiego di operai e mezzi meccanici, hanno interessato: l'Area A, alle pendici meridionali del tell, con particolare riguardo al settore più occidentale dell'area dove si è continuata l'esplorazione del Muro Ciclopico W.4 verso nord-ovest (§ 2.1.); l'Area B e BOvest, lungo le possenti strutture delle mura del Bronzo Antico III (§ 2.2.), in corrispondenza dell'angolo sud-occidentale della città l'Area F, sul plateau settentrionale del tell ai limiti della Trincea Nord-Est degli scavi Garstang (§ 2.3.); l'Area G, sul fianco orientale della cosiddetta "Spring Hill", con gli imponenti resti dei Palazzi sovrapposti del Bronzo Antico III ("Palace G") (§ 2.4.); dei palazzi del Bronzo Medio II-III ("Palace of the Shepherd Kings", "Hyksos Palace" e di un terzo edificio del Tardo Bronzo messo in luce al di sopra della consistente distruzione di quest'ultimo, nonché alcune case dell'Età del Ferro (IIA, 960-800 a.C.); nella Trench I, all'estremità occidentale (§ 2.5.).

2.1. Area A: il Muro Ciclopico W.4 (Sultan IVc-b 1650-1550 a.C.)
Nella XVIII campagna (2022) sono stati effettuati importanti lavori di pulizia e di regolarizzazione delle sezioni ma anche di pulizia dell'accumulo terroso situato a ovest dell'area. Lo scavo è stato ampliato ad includere completamente il quadro AmIV11, portando il limite ovest dello scavo sulla linea di AlIV11. Qui è stato esposto un ulteriore tratto della cresta emergente del Muro Ciclopico Wall 4, nel punto dove questa struttura curva più decisamente verso nord. A seguito dei lavori di pulizia nel settore più occidentale dell'area, un ulteriore tratto del Muro Ciclopico di circa 15 metri è stato messo in luce.

2.2. Area B e B Ovest: le fortificazioni del Bronzo Antico III (Sultan IIc 2700-2300 a.C.)
Nell'Area B e B Ovest i lavori sono consistiti nella pulizia approfondita dell'area archeologica e degli strati erosi all'interno dell'Edificio B1. Le attività di pulizia si sono poi concentrate nel settore occidentale sulla doppia cinta muraria del periodo Sultan IIIc (Bronzo Antico III, 2700-2300 a.C.) e degli strati tra il "Main Inner Wall" e l'"Outer Wall" che contribuivano all'assorbimento dell'umidità dalla base del muro e a rendere coesa l'intera struttura.

2.3. Area F: l'abitato del Bronzo Antico II e III (3000-2350 a.C.)
Nella XVIII campagna si è tornati a lavorare nell'Area F sul plateau settentrionale dove è stato scavato un quartiere d'abitazione della città del III millennio a.C. Le attività di rimozione della terra di riporto hanno consentito sia di liberare tutte le abitazioni già scavate ed in parte restaurate dalla missione che di portare alla luce alcuni nuovi ambienti e installazioni sia nella metà orientale che meridionale dell'area.

2.4. Area G: i Palazzi dell'Età del Bronzo dal Palazzo G allo 'Hyksos Palace' e le strutture più recenti
Nella XVIII campagna sono state regolarizzate le sezioni dello scavo a partire dagli strati superiori dell'Età del Ferro nelle immediate vicinanze dello shelter a scendere fino alle strutture del Palazzo G del Bronzo Antico. In questo modo sono state distinte le diverse fasi stratigrafiche principali dell'Area G e degli adiacenti quadrati H, relative all'occupazione del Bronzo Medio I, II e III. Lo scavo nello specifico ha interessato il vano più settentrionale sinora esplorato del Palazzo di Sultan IVb (1800-1650 a.C.), o "Palace of the Shepherd Kings" e le strutture che lo sovrastano, relative alla ricostruzione più recente di Sultan IVc (1650-1550 a.C.), dopo una distruzione che segna la fine del Bronzo Medio II (F.2331).
Il palazzo ricostruito, chiamato "Hyksos Palace", si estendeva ancora verso nord con un corpo di fabbrica (W.2305, W.2307, W.2335) che veniva in avanti e nel quale è stato identificato un ingresso con una scala (L.2327). L'Hyksos Palace subisce anch'esso un violento incendio, ben visibile nel muro di spina W.2301, che si spinge a nord-est. Alcuni ambienti al di sopra di questo edificio, collocabili tra il Sultan VIa e VIb (1200-732 a.C.), sono stati inoltre esplorati ampliando le conoscenze che si hanno del sito per il I millennio a.C. L'Area G è stata inoltre interessata da lavori di restauro che hanno visto il ripristino dei vani più settentrionali del Palazzo del Bronzo Antico III e la riqualificazione della sala del trono L.644 con le sue relative installazioni (fig. 2).

2.5. Trench I: Torre Neolitica
Durante la XVIII campagna, col supporto di operai e mezzi meccanici, è stata effettuata un'approfondita pulizia sia dell'ingresso della Trench I verso la Torre Neolitica che dell'ingresso originale dell'edificio in precedenza ostruito dall'accumulo terroso.

3. RESTAURI E VALORIZZAZIONE TURISTICA DI TELL ES-SULTAN
Nella XVIII campagna (2022) sono stati nuovamente condotti interventi di riabilitazione lungo i percorsi di visita: sono stati riparati i danni causati da atti di vandalismo compiuti durante la pandemia ed è stato riparato un tratto di recinzione sia verso sud nei pressi della Trench III che nei pressi della strada turistica che conduce all'Area F.

4. FORMAZIONE E VALORIZZAZIONE NELLA XVIII CAMPAGNA (2022) DI SCAVI E RESTAURI A GERICO
Nonostante le difficoltà dovute al protrarsi della situazione pandemica e quelle più generali nel Vicino Oriente, anche durante la XVIII campagna (2022) la Missione della Sapienza, sostenuta dal MAECI, ha portato avanti le attività di formazione del personale locale, in collaborazione sia con il MOTA-DACH che con la Municipalità di Gerico. In linea con la precedente esperienza del Progetto Jericho Oasis Archaeological Park sono state organizzate numerose visite guidate e momenti di formazione e condivisione che hanno visto la partecipazione sia di studenti che del personale locale addetto all'accoglienza e alla manutenzione del sito.

5. RICERCA SCIENTIFICA, OUTREACH E SVILUPPO SOSTENIBILE NEI TERRITORI
La XVIII campagna (2022) è stata - compatibilmente con la situazione della pandemia da Covid-19 - dedicata anche ad una ulteriore raccolta sistematica di campioni da analizzare al radiocarbonio, biologicamente (metagenoma, aDNA, ed esame al SEM di campioni, gascromatografia) e botanicamente (analisi e misurazioni al microscopio). Questo in vista di un nuovo contributo dedicato alla cronologia del Bronzo Medio a Gerico, a seguire quello pubblicato sulla rivista Radiocarbon nel 2019.